Come la geopolitica influenza il settore della logistica.

Nel corso del nono Forum Internazionale di Conftrasporto tenutosi a Roma presso la sede di Confcommercio lo scorso 13 e 14 Novembre, è emerso un quadro di crescente incertezza geopolitica, con le transizioni digitali e ambientali che stanno modificando radicalmente il settore della logistica e dei trasporti. Ad oggi la logistica rappresenta l’8,9% del PIL italiano, un aumento rispetto al 7,2% del 2019.
Da un lato il numero delle imprese si riduce, dall’altro quelle più strutturate tendono a consolidarsi.

Il numero di autotrasportatori è passato da 104.000 nel 2009 a 73.000 nel 2024, mentre le aziende di logistica conto terzi sono scese da 114.000 a 79.000. I gestori di magazzino sono diminuiti da 5.700 a 2.900 in 15 anni. Allo stesso tempo le principali stazioni ferroviarie, come Roma Termini e Milano Centrale, sono ormai al limite della capacità, con il 14% delle direttrici chiave per il trasporto merci che è congestionato per almeno quattro ore al giorno, e il 6% che lo è per otto ore. Le interruzioni sulla rete ferroviaria, inoltre, hanno comportato un aumento del traffico stradale del 10-15%, portando a un sovraffollamento sulle autostrade, dove il 30% dei camion percorre il 50% della rete.

Un altro aspetto rilevante è la crescente domanda di fornitori in grado di gestire operazioni logistiche sempre più complesse. Questo fenomeno sta favorendo le aziende già consolidate, che sono in grado di adattarsi meglio alle nuove sfide. In effetti, dal 2009 a oggi, il settore ha visto una riduzione di circa 35.000 imprese, con un impatto particolarmente significativo sugli autotrasportatori e sui gestori di magazzino. Le aziende che operano nel settore della logistica, sia come committenti che come fornitori di servizi, stanno diventando sempre più consapevoli dell’importanza di adottare pratiche sostenibili. Il loro impegno nella riduzione dell’impatto ambientale si articola su quattro aspetti chiave: trasporto, gestione dei magazzini, progettazione della rete logistica e imballaggio.

Un’attenzione particolare è rivolta al rinnovo delle flotte di veicoli e alla scelta di modalità di trasporto più ecologiche, con l’obiettivo di minimizzare l’impronta ecologica complessiva.

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