Le ondate di calore che stanno colpendo il nostro Paese non risparmiano il settore dell’autotrasporto. Gli effetti delle temperature estreme si fanno sentire soprattutto su chi lavora su strada, mettendo a dura prova autisti, mezzi e organizzazione logistica. Proprio per rispondere in modo strutturato a questa emergenza climatica, il 2 luglio 2025 è stato firmato un Protocollo quadro nazionale tra Confindustria e le principali organizzazioni sindacali, con l’obiettivo di tutelare imprese e lavoratori coinvolti nel trasporto merci e nella logistica.
Il documento introduce nuove modalità operative condivise, incentrate sulla flessibilità e sulla prevenzione, per garantire continuità alle attività anche nei periodi critici, salvaguardando al tempo stesso la salute di chi ogni giorno lavora su strada o in piazzale.
Emergenza caldo: cosa prevede il nuovo Protocollo per il trasporto e la logistica
Il Protocollo nasce in risposta a un contesto climatico che, anno dopo anno, rende sempre più difficile garantire operatività costante nei mesi estivi. Le imprese di autotrasporto e logistica, che già affrontano sfide organizzative complesse, si trovano ora a dover ripensare turni, procedure e flussi di lavoro in funzione della sicurezza dei propri dipendenti.
Il nuovo impianto normativo, fondato sul rispetto del Decreto Legislativo 81/2008, non introduce obblighi aggiuntivi ma valorizza la valutazione dei rischi ambientali, offrendo alle aziende un quadro chiaro per negoziare accordi attuativi a livello settoriale, territoriale o aziendale. L’obiettivo è duplice: da un lato tutelare il benessere del personale, dall’altro mantenere efficiente la catena logistica anche durante condizioni meteo avverse.
Orari di lavoro flessibili per affrontare il caldo
Uno dei punti centrali del Protocollo è la possibilità, per le aziende, di rimodulare i turni di lavoro in funzione dell’andamento climatico. Questo significa poter anticipare o posticipare gli orari di inizio attività, riducendo l’esposizione degli autisti nelle ore più calde della giornata.
Viene inoltre promossa una gestione più attenta delle pause operative, da svolgersi in condizioni protette o climatizzate, nonché una riorganizzazione dei flussi di carico e scarico nei magazzini e nei terminal intermodali, con l’obiettivo di evitare inutili attese sotto il sole. Fondamentale, in questo processo, sarà il monitoraggio costante dei bollettini meteo ufficiali e l’adozione di misure di prevenzione in tempo reale.
Cassa Integrazione Ordinaria per caldo estremo: come funziona
Tra le novità di maggiore rilievo, il Protocollo introduce una procedura semplificata per l’accesso alla Cassa Integrazione Ordinaria (CIGO) in caso di caldo estremo. Le imprese potranno attivare la misura anche in assenza di un’ordinanza regionale, basandosi semplicemente su un Protocollo attuativo sottoscritto a livello di settore o azienda.
Questo passaggio rappresenta una svolta importante per la gestione dell’emergenza, perché consente alle aziende di sospendere temporaneamente le attività, totali o parziali, senza penalizzazioni e con tempi di risposta più rapidi. Inoltre, i periodi coperti dalla CIGO non concorreranno al raggiungimento dei limiti massimi previsti dalla normativa, e potranno includere anche lavoratori stagionali impiegati nel settore dei trasporti o della logistica.
DVR, prevenzione e microclima nei trasporti
Il nuovo Protocollo invita le imprese a rivedere e aggiornare il proprio Documento di Valutazione dei Rischi, includendo in modo specifico le criticità legate al microclima. Ciò significa valutare attentamente le condizioni ambientali in cui operano autisti e operatori di magazzino, considerando anche la necessità di fornire dispositivi di protezione individuale adeguati alla stagione, come abbigliamento traspirante e accessori protettivi.
La prevenzione si estende anche alla gestione degli ambienti di lavoro: piazzali e depositi devono essere dotati di aree di sosta ombreggiate o climatizzate, e deve essere garantita una corretta idratazione dei lavoratori, con la fornitura di acqua e sali minerali direttamente a bordo dei mezzi o nei punti di attesa.
Tutele legali e vantaggi INAIL per le imprese
Una delle funzioni strategiche del Protocollo è la possibilità di attribuire valore legale agli accordi aziendali e settoriali, equiparandoli a ordinanze ufficiali. Questo consente di giustificare ritardi o sospensioni dell’attività legate a condizioni meteo estreme, escludendo le imprese da responsabilità contrattuali o penali.
Inoltre, la firma di protocolli validati con le parti sociali potrà offrire accesso a premialità INAIL, valorizzando le buone pratiche in materia di sicurezza senza gravare sulla finanza pubblica. Una forma concreta di incentivo per le aziende che scelgono di investire nella tutela del proprio personale.
Conclusione
Il Protocollo emergenza caldo per il settore autotrasporto rappresenta un passo fondamentale verso una logistica più sicura, responsabile e resiliente. In un momento in cui il clima condiziona profondamente i tempi e le modalità del trasporto merci, avere strumenti chiari e condivisi è essenziale per proteggere chi lavora su strada e per garantire continuità alle attività.
Trasporti Miranda accoglie queste misure con responsabilità e concretezza, confermando il proprio impegno a favore della sicurezza, dell’efficienza e del rispetto delle persone che ogni giorno rendono possibile la nostra missione.